Comelico Cultura    

ELIA DE LORENZO TOBOLO (1908-1997)

Elia De Lorenzo Tobolo nasce a Candide di Comelico Superiore il 22 gennaio 1908 da Virginio e Pierina Gasperina Bais, quartogenita di sei fratelli.  Dopo la quarta elementare ed un esame d'integrazione, frequenta il primo anno del triennio delle complementari a Firenze, dove raggiunge  in collegio la sorella Carmela, ivi sfollata nel tragico 1917.
Frequenta in seguito le superiori a Belluno presso l’Istituto Magistrale G. Reiner, conseguendo diciassettenne il diploma di abilitazione magistrale.  L’anno scolastico 1925/26 la vede supplente a Danta di Cadore e gli anni immediatamente successivi ad Auronzo, San Nicolò, Costalissoio, Nemeggio (Feltre).  Entra in ruolo nel 1929 e da allora insegna a Valle di S. Pietro, Presenzio, Casamazzagno, Padola e Candide, che diventerà per trent’anni la sua sede definitiva nella quale, oltre all’insegnamento, ricoprirà alcuni prestigiosi incarichi.
La profonda conoscenza del suo ambiente di vita e la sua “facile penna” le permettono di diventare collaboratrice  e cronista del “Cadore” e di “Dolomiti”. Nel 1969 lascia la scuola e negli anni successivi si trasferisce a Bologna in Casa Tagliavini, dove troverà preziosi stimoli e competente collaborazione per un’intensa attività linguistica e letteraria.

Consapevole di vivere in un’epoca, in cui i dialetti, anche quelli più arcaici e periferici, subiscono le conseguenze di un inevitabile cambiamento di attività, di usi e di costumi tradizionali e quindi del dilagare della lingua nazionale diffuso dai nuovi mezzi di comunicazione. Si dedica  per alcuni anni allo studio e alla ricerca linguistica focalizzata sulla parlata ladina  del suo Comune di origine.

Opere:

-          “Dizionario del Dialetto ladino di Comelico Superiore”  (ed. Tamari, Bologna,1977 ):opera di fondamentale importanza per la codificazione e conservazione della parlata, usi e costumi  del comprensorio.

-          “Con la mia gente”  (Tip: Piave, Belluno, 1984): una raccolta di ricordi della sua infanzia e giovinezza narrati con passione schiettezza .

-          “Con i miei ragazzi”  (Ed. Tamari, Bologna,1993);  descrive le esperienze di insegnante osservando la sua comunità attraverso le vicende dei suoi scolari.

Eclettica, dinamica, bonariamente ironica, profondamente umana e credente, muore a Bologna il 26 giugno 1997, il Signore la coglie “viva” dopo brevissima malattia, come aveva sempre desiderato e pregato.
Ha lasciato un’eredità culturale fondamentale alla quale si continua ad attingere con affetto e riconoscenza.