Comelico Cultura    

PALAZZO POLI - DE POL (Mare di San Pietro di Cadore)

Nel 1672 Zuani Poli N.V. acquista il terreno per costruire il terzo palazzo della famiglia in Comelico. Nel 1734 il palazzo con la contigua barchessa passò alla famiglia De Pol ad opera di Bortolo notaio. Dal 1781 al 1783 il palazzo venne ristrutturato.
 L’edificio composto da un corpo centrale affiancato da due corte laterali più basse poggianti su un basamento in finto bugnato. Il portale ad arco è sormontato da un balcone del piano nobile e da un altro al secondo piano. Le aperture sono in forma di grandi monofore contenute da arcate poggianti su piedritti di capitello tuscanico con chiavi di volta sporgenti. Colonnine in pietra settecentesche formano le balaustre. Larghe fasce inquadrano e uniscono le aperture secondo la tendenza secentesca. Al pianterreno la sala centrale da accesso al locali di sinistra e destra all’estremità della quale si accedeva probabilmente alla cappella della quale rimane una nicchia semicircolare atta a contenere un altare. Nello stesse ambiente rimangono visibili pitture murali raffiguranti fiorami e tendaggi; al centro del soffitto una cornice di stucco contiene dipinto il simbolo della Trinità. Nell’ala opposta, la prima stanza è foderata a pannelli di legno dipinti che rivelano scenografie di balaustri e piedritti, capitelli compositi  sostenenti archetti gotici ornati da bianchi tendaggi che delimitano sfondi di paesaggi montani tra i quali appare la villa nel suo originario splendore. Agli angoli sono rappresentate le Quattro stagioni. Non  è noto l’autore ed il periodo di esecuzione dei dipinti. Le stanze del piano superiore dovevano essere affrescate, ne rimangono tracce specialmente nella prima camera a destra il cui soffitto ospita una pittura raffigurante Giunone sul carro trainato da pavoni. Le scale sono in pietra di Castellavazzo ed i pavimenti dei saloni centrali, salvo quello del pianterreno, conservano l’originale battuto. I vani laterali hanno pavimenti in tavole di legno e soffitti in muratura, alcuni dei quali decorati a stucco con motivi floreali.
La barchessa è nella parte inferiore in muratura ed in legno nella parte superiore, impreziosita da eleganti arcatelle che formano un ballatoio che circonda la costruzione.
Il palazzo è stato recentemente restaurato ad opera della famiglia Meneghetti-Sammartini.

Nota:
La famiglia Poli di commercianti di legnami, poi notai Consoli, Massari, Sindaci, acquisì il titolo nobiliare ma poi disperse in breve tempo ingenti somme.  La famiglia De Pol, appartenente al medesimo ceppo dei Poli, condussero una vita più morigerata dedicata alle attività notarili e di pubblici Amministratori.